Gita gastronomica a Porretta Terme

E’ bastato leggere l’annuncio sul giornale che annunciava che alla manifestazione Porretta Slow ci sarebbero stati come ospiti Carlin Petrini, presidente Slow Food Italia e Francesco Guccini, noto cantautore per decidere di partire subito per la piccola e rinomata località termale. Giusto il tempo di arrivare qui, sull’Appennino fra Bologna e Pistoia, e ci imbattiamo subito in un paese ricco di bancarelle piene di prodotti di queste zone.

Un trionfo di profumi e di sapori che si possono gustare a volte gratuitamente  e altre a pagamento. Dal famoso Fagiolo di Sorana al meno conosciuto Salmerino di Corno alle Scale, un tipo di salmone che cresce in acque particolarmente pure e quindi diventato un presidio (cibo tutelato) Slow Food dell’Emilia Romagna.

Tutti i vari tipi di salumi prodotti dalle aziende agricole dell’emilia, pecorini e formaggi freschi della montagna pistoiese, funghi, liquori, marmellate, zucche, melograni e i famosi mirtilli dell’Abetone.

  

Oltre a riempirsi gli occhi di leccornie la manifestazione prevede anche punti di assaggi a cura delle stesse aziende che preparano i piatti dal vivo dando ricette e insegnando come esaltarle al meglio. Vengono cucinate le famose tigelle ( sottili sfoglie di pasta azima imbottite con i salumi), i cotechini con il purè, i panini col lampredotto, dolci fatti in casa.

E per concludere in bellezza non si può non parlare del prodotto forse più conosciuto del luogo che ci ospita, il tortellino di Porretta Terme . Fatto a mano, piccolo e con un sapore intenso che va assolutamente mangiato solo con burro e parmigiano, magari fatto nelle valli qui oltreconfine.

Per le vie del centro a far da guida spiegando l’importanza di recuperare e salvaguardare queste ricchezze gastronomiche e il bisogno di tutelare il territorio niente di meno che il fondatore di Slow Food Carlo Petrini, ma per tutti chiamato Carlin e il grande Francesco Guccini che dal 2000 ha deciso di trasferirsi e ritrovare le sue radici proprio in questa montagna. I due celebri protagonisti hanno poi fatto un’analisi della situazione delle montagne, sempre più abbandonate e di come poter rilanciare il territorio con le sue tradizioni e i prodotti unici. Tra critiche costruttive, politica e ricordi d’infanzia due ore meravigliose di conversazione.


Ecco uno scambio di battute con Carlo Petrini sul territorio toscoemiliano e sull’importanza dell’unione dei due territori gastronomici.

E dopo tanto mangiare ci vuole  una bella passeggiata nei boschi intorno al paese apprezzando i colori delle stagioni e pensando che bisogna rilanciare il turismo slow con le cose che ci sono come ad esempio con la ferrovia Porrettana (PIstoia-Porretta-Marzabotto-Bologna), un percorso ricco di bellezze naturali e gastronomiche.


 

 

 

 

 

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