Andy Warhol a Pisa

E’ stato un vero onore poter partecipare all’inaugurazione della mostra di Andy Warhol ” Una storia americana” al Palazzo Blu, mostra che dal 12 ottobre al 2 febbraio si fermerà nella città di Pisa.
La mostra di Andy Warhol fa parte di un ciclo dedicato ai grandi pittori del Novecento con Chagall, Kandisky, Picasso  e ora in collaborazione con Gamm Giunti e con  l’ Andy Warhol Museum di Pittsburg porta le più grandi opere, alcune di queste inedite, in Italia.

La mostra è un percorso sulla persona del pittore mai vista. Tutti conoscono lo spirito di Warhol ma in questa mostra ci è sembrato che ci sia penetrato qualcosa in più dell’artista. Egli, come ha affermato lo stesso curatore della mostra Walter Guadagnini e la curatrice Claudia Zevi, è stato un narratore del suo tempo. Nelle sue opere traspare la sua America contemporanea, che provoca in lui e in noi sentimenti anche contrastanti.
Il percorso della mostra si apre con uno dei suoi autoritratti più belli, dai primi i più introspettivi e pensierosi per poi incontrare quelli più audaci che percorrono le scale del Palazzo Blu in cui Andy Warhol mostra il suo particolare interesse per le drag queen dove attraverso alcune foto seguiamo il suo percorso di trasformazione personale.
Non possono mancare le opere più famose simboli della pop art: dal Dollars Sign alle scatole del detersivo Birillo, ai Flowers fino alle lattine Campbell’s Soup simbolo di un’America consumista.

Anche l’artista venne poi sconvolto dalle vicissitudini e dal sangue che veniva barbaramente versato nelle strade americane, o colpito come tutti dalla morte prematura di Marylin, Andy Warhol affronta un momento buio e riversando questo dolore nell’arte i temi diventano ora oscuri come le pistole (Guns) o i coltelli (Knives), poi usati da Saviano per la copertina di Gomorra, e la serie dedicata alla sedia elettrica dell’Albertina di Vienna o infine il grande dipinto intitolato il Teschio (Skull), che ricorda quando fu colpito da una squilibrata che frequentava la Factory.


Naturalmente c’è uno spazio dedicato anche alle icone: Marylin nella sequenza di dieci e in bianco e nero, un magnifico Mick Jagger, Liz Taylor, e Joseph Beuys.

Andy Warhol era un artista a tutto tondo: egli ha sempre cercato di sperimentare in ogni campo che trattava di arte ed ecco apparire il suo progetto degli inediti screen test in cui Andy riprendeva gli amici della Factory (Nico o lo scomparso Lou Reed), per circa tre minuti senza tagli per filmare la realtà così com’era e percepire la spontaneità dei gesti.
La mostra continua con le opere di Nixon con la scritta “Vote Mcgovern”, ed i ritratti della vedova Jacqueline Kennedy ed il ritratto di Mao Zedong.

 

Si percepisce infine un forte legame con l’Italia legato al suo terrore per la catastrofi naturali come l’eruzione del Vesuvio.


Dunque un narratore del suo tempo che attraverso esperimenti, fotografie e filmati è riuscito a riportarci  una descrizione dettagliata di un’America non troppo lontana.

Info: Fondazione Palazzo Blu, (Lungarno Gambacorti 9), 12 ottobre 2013-2 febbraio 2014 www.mostrawarhol.it

Orari:
lunedì-venerdì 10.00-19.00
Sabato-Domenica 10.00-20.00

Inoltre il percorso della mostra è reso ancora più semplice grazie all’audioguida, compresa nel prezzo del biglietto, che con la voce alternata del curatore della mostra renderà interattiva la vostra visita alla mostra di Andy.

E se avete bambini con voi non vi preoccupate! Saranno accompagnati anche loro da una loro audioguida personale con la voce di Andy e di suo nipote Daisy che accompagneranno i vostri bambini nella conoscenza delle opere. E per sviluppare un ulteriore senso critico ci sono anche dei laboratori didattici dedicati ai vostri figli, in cui ad ogni atelier corrisponde un laboratorio creativo con una analisi interattiva delle opere.

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